| Ciao, leggendo la storia di Erdosh mi sono resa conto di non aver raccontato la mia…
Il mio calvario è cominciato circa dieci anni fa dopo una difficile gravidanza (7 mesi a letto).
Circa quattro mesi dopo il parto sono rientrata al lavoro ed ho iniziato ad accusare i primi sintomi: “piedi caldi e umidi”. Da qui ho iniziato ad usare ogni sorta di crema antitraspirante/ antiodore etc. senza alcun miglioramento; cambiava soltanto la tipologia di odore.
A breve sono susseguiti arrossamenti alla pianta del piede, pizzicore etc…. ogni volta che indossavo le calzature, ho pensato quindi prima ad una sorta di allergia, poi ad una questione circolatoria, addirittura ad acrocianosi ma, interpellando dermatologi, angiologi etc nulla mi ha mai portato ad una soluzione.
Inizia quindi la “fobia dell’odore”. Lavorando in un ufficio “ristretto” (Direzione) si può ben capire il mio disagio; entravo ed uscivo dall’ufficio in continuazione, aprivo le finestre, scrutavo l’espressione della gente che entrava …. Ad aggravare la situazione psicologica già delicata, il terribile comportamento della collega alla quale avevo fatto presente la mia problematica (mi lavavo i piedi nella toilette dell’azienda in continuazione ma l’umidità non faceva che peggiorare la situazione) che non esitava a fare battute doppio senso in presenza di altre persone di pari intelligenza….
Ho trascorso periodi di vera disperazione, non riuscivo a capire come fosse possibile nel 2000 non riuscire a risolvere un problema così…. Cosa potevano avere i miei piedi per emanare un odore di cuoio/umido/muffa nauseante tanto da essere avvertito in una stanza??
E’ stato terribile! Avevo perfino prospettato di chiedere un’aspettativa per non andare + al lavoro. Ma quale altra soluzione? Cambiare ufficio?Il problema sarebbe rimasto lo stesso, cosa potevo dire ai colloqui? “Guardi che però ho un problema ai piedi????”
Non è facile per nulla, ci si isola, si evitano le persone per non essere a nostra volta evitati, si soffre davvero molto.
Anch’io come Erdosh non ho un punto sul quale “testare l’odore”; di fatto i miei piedi non puzzano è il “contenerli nelle calzature” che scatena il tutto , a quel punto sembra che l’esalazione comprenda tutto il mio corpo.
Probabilmente il mio problema va a sposarsi ad una cattiva circolazione, perché quando sono a casa, muovendomi, indossando le ciabatte, non avverto questi sintomi. Diversamente l’odore lo avverto nella macchina, mi viene il dubbio che “l’esalazione” sia favorita dalla staticità (es. seduta in ufficio, seduta in macchina…..) .
Al momento sto assumendo lo sgombro ed un integratore di zinco; ho già segnalato di aver letto su un sito di una correlazione tra “ odore ai piedi “ e carenza di questo minerale. Vi farò sapere…
Grazie ancora a Jusset per questo sito che ci dà la possibilità di parlare del nostro problema sentendoci compresi ed un pochino più “forti”.
Un saluto a tutti.
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